La popolazione che abita i Luoghi Santi e gli stessi Luoghi sono in grave pericolo. L’attuale situazione di violenza e di guerra non può che amareggiare profondamente tutti i credenti, preoccupandosi per le sorti dei popoli che lì vivono e rende più intensa la nostra preghiera di intercessione per la pace.
La preghiera è un gesto concreto alla quale tutti, in nome della nostra fede, siamo chiamati.
Invitiamo dunque i sacerdoti, per le celebrazioni eucaristiche, ad utilizzare il formulario del Messale: “In tempo di guerra e disordini”. In questo modo possiamo far sentire la nostra vicinanza, nella speranza che Dio voglia molto presto far cessare la barbarie che è in corso.
Oltre alla celebrazione del sacrificio eucaristico, tutti i fedeli sono invitati ad esprimere la comunione con i cristiani di quella terra e con i popoli che la abitano, pregando e meditando il Salmo 122, 6-9:
Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi.
Per i miei fratelli e i miei amici io dirò:
«Su te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.